Dopo la visita all’area archeologica si prosegue verso il sito minerario di Canali Bingias, incontrando piazzole di carbonai, gallerie, ruderi di magazzini e “terrazze” da cui si godono panorami mozzafiato verso la valle di Antas. Canali Bingiasrappresenta unimpianto d’estrazione di piombo conosciuto già in epoca Punica e Romana. Il paesaggio è d’ineguagliabile bellezza, caratterizzato da inghiottitoi naturali che, a seguito dell’attività mineraria ripresa in epoca medioevale e continuata poi dai minatori dell’800, hanno raggiunto una profondità di circa cento metri.

A questo punto il percorso si presenta particolarmente accidentato, vista la caratteristica del substrato calcareo che ha subito una forte erosione lasciando scoperti degli spuntoni di roccia, si arriva sopra la falesia di Corona Arrubiadove sono presenti i resti di un recinto megalitico conosciuto come "Sa Corti e su Bestiu"(il recinto del diavolo); si narra che la vallata fosse abitata da uno spirito malvagio che si rifugiò sulla sommità di Corona Arrubia. Il percorso prosegue verso la "Sa Grutta e Mandia": unavoragine di origine carsica dal diametro di circa 10 metri, dove al suo interno è cresciuto spontaneamente un leccio dalla grossa chioma verde che fa’ da benvenuto. L’itinerario trekking continua in discesa, verso l’area mineraria di Terras Nieddas per terminare nella località Su Mannau.

Percorrendo l’antica strada romana si arriva nuovamente nella valle di Antas.

Interessi prevalenti: botanica, geologia, archeologia.
Durata visita: 6 ore.

Nota: è possibile integrare il percorso con la visita al ramo turistico della grotta di Su Mannau gestita dalla Società omonima, Tel 0781/580411 (durata media un’ora).

Dalla località Capo Pecora inizia il percorso a piedi che si sviluppa quasi interamente lungo la costa a strapiombo sul mare.

L’itinerario permetterà di godere di uno scenario naturale affascinante, sia per la bellezza selvaggia dei paesaggi che esso offre, sia per la presenza di un’area archeologica testimoniante il “modus vivendi” dei nuragici, che ben si unisce al paesaggio agro-pastorale del luogo.

Dopo un susseguirsi di promontori caratterizzati dalla forma bizzarra dei massi granitici modellati dall’azione erosiva, ha inizio la zona archeologica e la si deduce dai primi “incontri” dati da quarziti e schegge di ossidiana, sparsi qua e là sul terreno. L’area nuragica non ancora interessata da scavi archeologici è in parte da scoprire e studiare, la tomba dei giganti quasi completamente immersa nella vegetazione rende ancora più selvaggio e misterioso questo territorio.

Interessi prevalenti: botanica, geologia, archeologia.

Itinerario: costiero, minerario
Località e siti interessanti: promontorio Corru Longu, cale di Su Sensu eIs Tramatzus, tombe dei giganti e fonte sacra (periodo nuragico)
Lunghezza dell’itinerario: Km. 7,370
Quote (min/max): 3-110
Tempo richiesto : 1/2 giornata
Durata escursione a piedi: 3 ore.